Una delle principali competenze di Proprietà Industriale dell’Associazione Italia in Testa è quella dei brevetti e in questo articolo torniamo sul tema del TUB, ovvero il Tribunale Unificato dei Brevetti, per raccontare alcune novità e fare il punto di come sta andando. D’altronde, l’argomento è molto importante e Italia in Testa ha seguito fin dal principio con attenzione la nascita del TUB, consigliando e guidando i clienti titolari di brevetti attraverso il processo di adesione iniziale e in tutte le successive fasi. Senza dimenticare la consulenza per un’ottimale gestione strategica dei brevetti unitari.

Dunque, il Tribunale Unificato dei Brevetti compie ormai 10 anni dalla storica data di sottoscrizione dei 25 Stati membri dell’Unione Europea, avvenuta nel febbraio 2013, e -come sappiamo- rappresenta un’innovazione rivoluzionaria nel panorama della tutela dei diritti di Proprietà Industriale in Europa. Per riassumere brevemente, questo tribunale specializzato mira a semplificare e armonizzare le procedure di contenzioso relative ai brevetti in tutta l’UE poiché, storicamente, la frammentazione delle giurisdizioni nazionali ha sempre comportato significative complessità e costi elevati per le aziende che desideravano tutelare i propri brevetti in più Paesi europei, rappresentando un ostacolo significativo per l’innovazione e la competitività delle imprese, soprattutto per le piccole e medie con risorse limitate.
Il TUB nasce quindi per affrontare questa sfida, creando un sistema unificato e centralizzato per la risoluzione delle controversie relative ai brevetti europei con effetto unitario (unitary patents).

Ad un anno di distanza dall’avvio completo del “sistema”, facciamo il punto e raccontiamo alcune novità.

Firma dell’intesa tra Italia e Tribunale Unificato dei Brevetti: Milano sede della Divisione Centrale

La prima notizia riguarda il nostro Paese: come sappiamo, il 26 gennaio 2024 era stata siglata l’importante intesa tra l’Italia e il Tribunale Unificato dei Brevetti presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a Roma. L’accordo, sottoscritto dal Presidente del TUB Klaus Grabinski e dal Direttore Generale per l’Europa Nicola Verola, definiva il quadro normativo e logistico per il funzionamento delle sedi italiane del Tribunale Unificato dei Brevetti.

La novità di rilievo era stata l’assegnazione a Milano della prestigiosa Divisione Centrale del Tribunale, precedentemente collocata a Londra e persa a causa della Brexit. Questa decisione, frutto di un’intesa tra Italia, Francia e Germania, sancisce il trasferimento della ex sede londinese nel capoluogo lombardo entro giugno 2024.
La scelta di Milano rispecchia il suo ruolo di dinamico centro nevralgico per gli affari, la finanza e il diritto brevettuale internazionale in Europa.

Più recentemente, il 30 aprile, l’accordo tra la Repubblica italiana e il Tribunale Unificato dei Brevetti è stato approvato dal Senato e la tabella di marcia sembra procedere come pianificato.

Una volta pienamente operativa, la Divisione Centrale milanese avrà giurisdizione sulle controversie riguardanti i brevetti afferenti al comparto delle “human necessities“, comprendente settori chiave come farmaceutica, medicale, agroalimentare, tabacchi, elettrodomestici, abbigliamento e arredamento.
Tuttavia, la grande fetta dei farmaci protetti da brevetti con certificazione Spc (Supplementary protection certificate) rimarrà a Parigi e questa non è una buona notizia per il nostro Paese poiché, proprio sui farmaci e sui fitosanitari Spc, si concentrano la maggior parte di tutte le decisioni del TUB in ambito farmaceutico.

Nonostante queste limitazioni di competenze, secondo stime accreditate, l’insediamento di questo prestigioso organismo giurisdizionale a Milano genererà un cospicuo indotto economico, quantificato in circa 350 milioni di euro l’anno.

Ad ogni modo, la collaborazione tra Italia e TUB consolida il nostro Paese come polo d’eccellenza per la tutela della Proprietà Industriale in Europa, ponendo le basi per un’efficiente amministrazione della giustizia brevettuale.

 

Mancata adesione dell’Irlanda al Tribunale Unificato dei Brevetti

Spostiamo adesso lo sguardo all’estero, dove una recente ed importante notizia coinvolge l’Irlanda e il suo apparato giuridico.
Come sappiamo, nel febbraio 2013 anche l’Irlanda ha sottoscritto l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (UPCA) e l’adesione formale comporta una modifica costituzionale che trasferisce una parte della giurisdizione sui brevetti dai tribunali nazionali a questo nuovo organo sovranazionale. Questo passaggio, per l’Irlanda, richiede l’approvazione popolare attraverso un referendum.
A tal proposito, il 23 gennaio 2024, il governo irlandese aveva annunciato l’intenzione di indire un referendum costituzionale nel giugno dello stesso anno, in concomitanza con le elezioni europee e locali, al fine di consentire al Paese di ratificare l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (UPCA) e aderire al TUB.
Questa mossa avrebbe reso l’Irlanda l’unico Stato di common law all’interno della giurisdizione del Tribunale Unificato, un fattore che potrebbe renderla particolarmente attraente come sede di contenzioso per alcune imprese, specialmente quelle statunitensi.

Tuttavia, il 16 aprile 2024, il governo irlandese ha annunciato il rinvio del referendum originariamente previsto per il 7 giugno 2024.
Il ministro per l’impresa, il commercio e l’occupazione, Peter Burke, ha affermato che, nonostante il governo continui a ritenere essenziale l’adesione al TUB, è necessario un maggiore dialogo pubblico e un maggiore coinvolgimento della cittadinanza per informare adeguatamente il dibattito. Secondo Burke, molti elettori non sono ancora adeguatamente informati sul Tribunale Unificato e sui potenziali benefici economici che l’adesione comporterebbe per l’Irlanda. Sul punto, l’associazione imprenditoriale irlandese IBEC ha stimato che l’adesione al TUB potrebbe portare un valore annuo di circa 1663 miliardi di euro all’economia nazionale.

Secondo il ministro Burke, è fondamentale promuovere una discussione più ampia sull’importanza dei brevetti unitari, sulle questioni giurisdizionali relative al tribunale e sui benefici economici che l’adesione al Tribunale Unificato comporterebbe per l’Irlanda. Inoltre, il politico ha espresso la preoccupazione sul fatto che il dibattito potrebbe essere offuscato dalle numerose altre questioni che domineranno le campagne elettorali di giugno.

Nonostante il rinvio del referendum, il governo irlandese ribadisce il proprio impegno nel perseguire l’adesione al TUB, riconoscendo i vantaggi potenziali per l’economia nazionale.

Dichiarazioni politiche a parte, non è stata ancora fissata una nuova data per il referendum, lasciando aperta la questione della tempistica per l’eventuale ratifica irlandese dell’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (UPCA).

 

Il Tribunale Unificato dei Brevetti svela i numeri del suo primo anno di attività

A quasi un anno dall’avvio delle operazioni, avvenuto lo scorso 1° giugno 2023, il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) ha reso pubbliche le statistiche aggiornate a fine marzo 2024, offrendo uno spaccato dettagliato sull’intenso lavoro svolto finora da questo rivoluzionario organo giurisdizionale sovranazionale.

I dati rivelano un carico di lavoro notevole per la Corte di Prima Istanza, con un totale di 311 casi ricevuti in meno di un anno, di cui 196 presentati presso le divisioni locali e 25 presso le divisioni centrali di Monaco e Parigi. La parte del leone è rappresentata dalle azioni di contraffazione, che ammontano a 110: questo tipo di causa si è rivelata particolarmente frequente presso alcune divisioni specifiche del Tribunale.

A queste 110 azioni di contraffazione si aggiungono ben 142 contro domande di nullità presentate dalle parti convenute presso le varie divisioni locali e regionali. Questo elevato numero, seppur artificioso in quanto ogni convenuto deve presentare una specifica contro domanda, dimostra come le azioni di nullità rappresentino una componente cruciale del contenzioso brevettuale nell’ambito del nuovo sistema del Tribunale Unificato dei Brevetti.

In cima alla classifica troviamo la divisione locale di Monaco di Baviera, che ha ricevuto un considerevole numero (43) di azioni di contraffazione, pari al 39% del totale. A seguire, la divisione di Düsseldorf con 24 casi (22%) e quella di Mannheim con 14 (13%).

Complessivamente, il 74% dei procedimenti per contraffazione si è svolto dinanzi alle divisioni locali tedesche, confermando il ruolo di primo piano ricoperto dalle sedi tedesche nel contenzioso brevettuale europeo, in linea con la distribuzione pre-TUB del 2022, quando il 65% dei procedimenti per contraffazione di brevetti europei si svolgeva dinanzi a giudici tedeschi.

Anche la divisione locale di Parigi si è dimostrata un polo attrattivo per le azioni di contraffazione, con 8 casi registrati, rappresentando il 9% del totale, un dato un pochino più basso rispetto al 13% dei procedimenti per contraffazione di brevetti europei che si svolgevano dinanzi a giudici francesi nel 2022. Numeri più modesti, ma comunque significativi, sono stati raggiunti dalle divisioni regionale nordico-baltica e quella di Amburgo, entrambe con cinque azioni ciascuna.

Altre divisioni come Milano, L’Aia, Bruxelles, Helsinki, Copenaghen e Vienna hanno invece ricevuto un numero limitato di azioni di contraffazione, variabile tra 1 e 3 casi.

Oltre alle azioni principali, il Tribunale Unificato ha gestito anche numerose richieste di misure provvisorie e conservazione delle prove. Nel dettaglio, sono state presentate 22 domande di misure provvisorie, 6 richieste di conservazione delle prove ai sensi dell’articolo 196 del Regolamento di Procedura, e un singolo ordine di ispezione.

Le statistiche rivelano inoltre che la divisione centrale di Parigi ha ricevuto 24 azioni di nullità dirette, mentre la divisione centrale di Monaco ne ha avute 4.

Analizzando l’andamento presso la Corte d’Appello del TUB, emergono 3 appelli ai sensi dell’articolo 220.1 lettera a) o b), 9 appelli ex 220.1 lettera c) e 15 appelli ex 220.2 del Regolamento di Procedura. Inoltre, la Corte d’Appello ha ricevuto una richiesta di riesame discrezionale, due domande di effetto sospensivo e sei richieste di accelerazione del procedimento d’appello.

Dal punto di vista linguistico, il tedesco si conferma la lingua predominante nei procedimenti della Corte di Prima Istanza con il 47% dei casi, seguito dall’inglese con il 45%.

Il francese copre l’8% mentre l’italiano rappresenta il 2% dei procedimenti. È interessante notare come l’inglese, pur non essendo la lingua ufficiale di alcuno Stato membro TUB, sia utilizzato come lingua procedurale nel 43% di tutti i procedimenti del Tribunale Unificato, probabilmente per la sua natura di lingua franca internazionale nel campo della proprietà intellettuale.

Infine, un’analisi delle classi della Classificazione Internazionale dei Brevetti coinvolte rivela una prevalenza della tecnologia medica, che rappresenta l’11% dei casi, seguita dalle tecniche di comunicazione digitale (9%), tecnologia dell’informatica (8%) e chimica organica (8%).

 

Questi dati forniscono un’istantanea dell’intenso lavoro svolto dal TUB in questi primi mesi di operatività e confermano un’elevata concentrazione di casi presso alcune divisioni come Monaco, Düsseldorf e Mannheim, storicamente poli di attrazione del contenzioso brevettuale europeo.

Sarà interessante monitorare l’evoluzione di queste tendenze e l’eventuale ridistribuzione del carico di lavoro tra le diverse sedi nei prossimi mesi, anche alla luce della prevista apertura della divisione centrale di Milano, che potrebbe attrarre una parte significativa del contenzioso nei settori di sua competenza.

Nel frattempo, i dati dell’EPO Patent Index mostrano che nel 2023 il 17,5% di tutti i brevetti europei concessi ha richiesto la protezione unitaria, pari a oltre 18.300 richieste presentate, con un aumento al 22,3% nel secondo semestre dell’anno.
I settori con il maggior numero di richieste di protezione unitaria sono tecnologia medica, ingegneria civile, trasporti, “altre macchine speciali” e misurazione, a dimostrazione dell’interesse delle aziende per questo nuovo strumento di tutela brevettuale.

Tra le aziende che hanno maggiormente richiesto la protezione unitaria spiccano Johnson & Johnson, Siemens, Qualcomm, Samsung ed Ericsson, a testimonianza dell’attenzione rivolta al nuovo sistema TUB da parte di importanti attori internazionali in diversi settori tecnologici.

In conclusione, il primo anno di attività del TUB ha mostrato un quadro dinamico e in rapida evoluzione, con una forte domanda di tutela brevettuale unitaria e un consistente carico di lavoro concentrato principalmente nelle divisioni locali tedesche e francesi. L’eventuale apertura della divisione centrale di Milano e il possibile futuro ingresso dell’Irlanda nella giurisdizione del TUB potrebbero rimescolare le carte nei prossimi mesi, rendendo il Tribunale Unificato dei Brevetti un osservatorio privilegiato sulle tendenze dell’innovazione tecnologica e della proprietà intellettuale in Europa.

 

Potenziamento delle sedi e nomina di nuovi giudici qualificati in Germania

Come abbiamo potuto vedere dai dati statistici sopra riportati, il lavoro del TUB è aumentato soprattutto in determinate sedi e, per far fronte all’incremento del carico di lavoro, il Tribunale Unificato dei Brevetti ha annunciato la nomina di ulteriori giudici qualificati presso le Divisioni Locali di Monaco di Baviera e Mannheim, in Germania.

Questi provvedimenti rappresentano le prime di una serie di misure pianificate per potenziare le capacità operative di diverse divisioni del Tribunale e le nuove designazioni mirano ad incrementare la capacità del Tribunale di gestire l’aumento costante del carico di lavoro, come sottolineato dalla Presidente della Corte di Prima Istanza, Florence Butin.

Oltre al potenziamento degli organici a Monaco e Mannheim, il Presidium del TUB prevede di rafforzare anche le Divisioni Centrali di Parigi e Monaco, nonché le Divisioni Locali di Düsseldorf e Parigi, aumentando il numero di giudici assegnati. Inoltre, è stato incrementato il tempo di lavoro di alcuni giudici presso la Corte d’Appello.

Il potenziamento dei giudici è strettamente legato al numero crescente di procedimenti, che a loro volta sono influenzati dalle specifiche materie trattate in ogni sede. Ad esempio, la sede di Milano si concentra sui brevetti della Sezione A, che copre “Necessità Umane” come agricoltura, prodotti alimentari, tabacco, abbigliamento, gioielleria, arredamento e articoli sanitari, escludendo i certificati protettivi complementari (CPC). Questo riflette la diversità e l’importanza economica delle industrie presenti nella regione.

Parallelamente, la Divisione Locale di Parigi gestisce brevetti appartenenti a una varietà di sezioni come la B (esecuzione di operazioni; trasporti), D (tessili), E (costruzioni immobili), G (fisica) e H (energia elettrica). Parigi tratta anche i CPC delle sezioni A e C, dimostrando così la sua centralità nei settori industriali ed energetici fondamentali per l’Unione Europea.

Infine, Monaco di Baviera si dedica principalmente ai brevetti della Sezione C (chimica e metallurgia), che non includono i CPC, e della Sezione F (ingegneria meccanica; illuminazione; riscaldamento; armi; esplosivi). La scelta di concentrarsi su queste aree sottolinea l’importanza di Monaco come hub tecnologico e industriale.

La strategia del TUB di distribuire le competenze giudiziarie in base ai settori industriali dominanti in ogni regione non solo ottimizza la gestione delle risorse ma assicura anche un’adeguata specializzazione dei giudici, elementi entrambi cruciali per il trattamento efficace e tempestivo delle dispute brevettuali.

In generale, tutte queste misure di potenziamento mirano a garantire che il Tribunale Unificato dei Brevetti disponga delle risorse necessarie per affrontare efficacemente l’accresciuto volume di controversie brevettuali, offrendo una risoluzione tempestiva ed efficiente delle stesse in tutta l’Unione Europea.

 

Per approfondire

In merito al Tribunale Unificato dei Brevetti e al Brevetto Unitario abbiamo dedicato un articolo reperibile a questo link: “Brevetto Unitario e Tribunale Unificato dei Brevetti: ecco le novità a breve in vigore

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