Ogni inventore sa bene che il brevetto costituisce la migliore tutela giuridica per la propria scoperta. In pratica, il brevetto è una privativa che, a seguito di idoneo procedimento di registrazione, conferisce al suo titolare il diritto esclusivo allo sfruttamento della sua invenzione in un territorio ben definito e per un periodo di tempo determinato.

Come funziona il brevetto oggi

Oggi chi intende brevettare la propria scoperta può farlo a condizione che la stessa rispetti determinati requisiti. Sono brevettabili le innovazioni tecnologiche con applicazione industriale: soluzioni nuove, originali e concrete di un problema tecnico. Se l’invenzione soddisfa queste caratteristiche, occorre presentare una domanda, corredata da apposita documentazione, all’ufficio preposto. In base al principio di territorialità, il diritto di esclusiva conferito dal brevetto ha efficacia solo nell’ambito dello stato che lo ha rilasciato. I diritti decorrono dalla data di deposito della domanda di brevetto e durano 20 anni; 10 per il modello di utilità. Alla scadenza non è più possibile rinnovare il brevetto.

Brevetto Unitario: la grande novità

Tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023 entrerà in vigore l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) e con esso si renderanno applicabili anche i Regolamenti Europei n. 1257/2012 e n. 1260/2012.
A questo punto, il brevetto con effetto unificato (European patents with unitary effect), proprio come stabilito nei Regolamenti di cui sopra, non è soggetto al principio di territorialità. Per questo motivo, il titolare del brevetto può richiedere un effetto unitario dei propri titoli brevettuali europei. Questo significa che può ottenere una tutela brevettuale unificata nei 17 Stati membri che partecipano alla cooperazione.

Oggi chi è titolare di un brevetto europeo dovrà a breve prendere una decisione importante.

  • richiedere il Brevetto Unitario
  • convalidare il brevetto europeo a livello nazionale nei Paesi che hanno ratificato l’Accordo sul TUB, che ad oggi sono:

Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia
e Svezia.

Brevetto Unitario: pro e contro

Chi sceglie il Brevetto Unitario beneficia di vantaggi economici perché il BU costa di meno rispetto alle convalide tradizionali se, a seguito della concessione del brevetto europeo, viene richiesta la protezione anche in almeno 4 o 5 Paesi di quelli che hanno partecipato alla convenzione. All’aumentare del numero dei Paesi scelti, si riducono i costi.
Chi opta per il BU sarà assoggettato alla giurisdizione del Tribunale Unificato dei Brevetti, un Tribunale composto da personale proveniente da vari Stati e con una pluralità di sedi in diversi Paesi, che opererà seguendo un regolamento redatto ex novo, con tutte le incertezze che ne conseguono

Tribunale Unificato dei Brevetti: giurisdizione e competenze

Il Tribunale Unificato avrà giurisdizione esclusiva e competenza per tutti i brevetti europei tradizionali nel territorio dei Paesi che aderiscono all’accordo sul TUB.
L’istituzione di un Tribunale Unico specializzato in brevetti intende proprio superare la criticità che si presentano nel caso in cui il titolare di un brevetto intenda farlo valere in più Paesi: costi elevati e possibili divergenze.
Il rischio che questa giurisdizione unificata comporta è che, in caso di un’unica azione di nullità che vada a buon fine dinnanzi al TUB, il titolare si vede revocato il brevetto in tutti i Paesi aderenti.
Per ovviare a questo inconveniente si può presentare una richiesta di rinuncia (cd. “opt out”) e rimuovere i brevetti dalla giurisdizione del TUB.

Questa procedura sarà disponibile solo per un periodo transitorio della durata di circa 7 anni, salvo probabili ed eventuali estensioni.
A questo punto, lo scenario che si presenta davanti è molto variegato. Per fare la scelta giusta, per evitare di sbagliare, è necessaria una consulenza personalizzata.
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