«L’idea alla base di Sartoria Tramarossa è quella di un jeans sartoriale, rigorosamente made in Italy, anzi: made in Veneto. I numeri ci stanno dando ragione: le vendite crescono tra il 15% e il 20% a stagione». Roberto Luison, amministratore delegato di Made in Veneto Manifatture, racconta il percorso di sviluppo del marchio. L’azienda vicentina, fondata nel 1967 da Urbano Chemello e oggi gestita dai suoi quattro figli attraverso la holding Bulls&Lions, di cui lo stesso Luison è ad, deve a Tramarossa 15 milioni di euro di ricavi e conta 80 dipendenti, escluso l’indotto.

Il business di Tramarossa, che applica al jeans da uomo tecniche e lavorazioni di tipo sartoriale, è fortemente sbilanciato sull’estero: «Negli ultimi sei anni, da quando il marchio ideato negli anni Sessanta da Chemello è stato “tirato fuori dal cassetto”, abbiamo puntato molto sui mercati stranieri: oggi vendiamo in 53 paesi. L’estero assorbe l’80% dei ricavi». Tra i mercati più dinamici per i pantaloni Tramarossa, che possono essere personalizzati al massimo dal cliente con il servizio Sumisura, ci sono «quelli europei, che ci stanno dando grande soddisfazione – dice Luison -. Le performance migliori sono quelle di Olanda, Scandinavia, Spagna, Germania e Francia, notoriamente un mercato difficile». Al di là dei confini europei, invece, “brillano” Giappone ed ex Urss.

Attualmente la distribuzione delle collezioni Tramarossa avviene attraverso una rete di multimarca di fascia alta. Ma nel futuro del brand – o, meglio, dell’intera azienda – c’è una rete di store diretti. «Abbiamo aperto un primo negozio a dicembre 2017, alle porte di Vicenza, per accontentare la clientela locale che è molto affezionata ai nostri prodotti». Il negozio non è un monomarca, bensì un “bi-marca”: «L’insegna affianca Tramarossa e Zanella, un’azienda fortemente legata al territorio che abbiamo rilevato a giugno 2017». Bulls&Lions ha acquisito la licenza di produzione e distribuzione mondiale (ad eccezione di Usa e Canada) di Zanella Confezioni, azienda di Caldogno (Vi) fondata nel 1964 e chiusa nel 2016.

L’operazione, frutto di un dialogo con il gruppo statunitense Tengram che nel 2015 aveva rilevato il brand Zanella, ma non il ramo produttivo, ha messo le basi per il futuro sviluppo del marchio vicentino, specializzato nella produzione di pantaloni d’altagamma. Uno sviluppo che andrà di pari passo a quello di Tramarossa: «Abbiamo riattivato lo stabilimento produttivo di Caldogno – spiega l’ad – con 35 dipendenti che lavorano anche alla produzione dei jeans Tramarossa».

Tornando al tema dello sviluppo retail, la rete di negozi Tramarossa-Zanella potrebbe presto prendere forma: «Abbiamo in mente un negozio a Padova, e apriremo un corner a Milano, da Vannucci. L’e-commerce non ci interessa, per ora, perché il nostro prodotto va raccontato e toccato». Nell’insegna potrebbe presto aggiungersi un terzo marchio, questa volta femminile: l’azienda veneta, infatti, ha da poco acquisito la licenza produttiva e distributiva per l’Europa di Hudson Jeans, brand di denimwear californiano.

Fonte: Il Sole 24 Ore