GUIDA PRATICA  PER INVENTORI ASPIRANTI BREVETTATORI

Innova & Partners  è una società di consulenza specializzata in proprietà industriale ed intellettuale marchi e brevetti che collabora come Partner di Italia in Testa.

Innova & Partners

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Se il marchio è un segno distintivo per differenziare un prodotto, un servizio o un qualsiasi bene sul mercato, il brevetto, invece, consente di tutelare un’invenzione.

Approfondiamolo insieme.

Come brevettare un’idea:

Tutti sanno che il brevetto è un titolo legale in forza del quale viene conferito al titolare il diritto esclusivo di commercializzazione e di produzione dell’invenzione, traendone profitto.

Tuttavia perché una invenzione sia brevettabile è necessario che ricorrano una serie di requisiti e nello specifico: novità, altezza inventiva, applicazione industriale e liceità. Mentre gli ultimi due requisiti sono piuttosto intuitivi nel loro significato, vogliamo approfondire le prime due ipotesi.

Nella nostra esperienza abbiamo avuto modo di esaminare svariate invenzioni al fine di comprendere se potessero essere oggetto di domanda di brevetto e superare poi l’esame da parte degli Uffici brevetti per giungere a concessione.

Infatti al deposito della domanda di brevetto consegue una attività di ricerca e di esame da parte degli Uffici brevetti, i quali devono verificare in particolare la sussistenza della novità e dell’altezza inventiva, per giungere al rilascio della concessione.

Pertanto nel caso in cui si abbia una IDEA GENIALE, per capire in prima battuta se tale invenzione potrebbe o meno essere oggetto di brevettazione, occorre fare questo semplice esercizio mentale.

Innanzitutto il brevetto è una soluzione tecnica ad un problema tecnico e pertanto dopo aver visualizzato lo scopo (es. voglio aprire una porta) bisogna porre l’attenzione sui mezzi tecnici con i quali raggiungere quel risultato.

Un medesimo fine può essere conseguitoinfatti tramite svariate metodologie (es. posso aprire la porta con una corda, con una cellula fotoelettrica, con un magnete) e pertanto occorre focalizzare l’attenzione sulla soluzione tecnica che si vuole utilizzare per risolvere quelproblema tecnico.

Quali sono i requisiti per depositare un brevetto:

Per sapere pertanto se la invenzione è brevettabile occorre innanzitutto conoscere il cd. Background ossia lo stato della tecnica, per comprendere se la soluzione tecnica prescelta è già stata anticipata da altri.

Quindi bisogna porre in essere una attività di confronto tra la tecnica già esistente e divulgata e la nuova invenzione.

Se l’ invenzione non risulta essere stata già brevettata , pubblicata o divulgata a livello mondiale allora potrebbe sussistere il requisito della novità.

Ma perché l’invenzione sia brevettabile è necessario anche il requisito della altezza inventiva. Ma cosa si intende per altezza inventiva?

L’Uffici Brevetti italiano chiarisce in tal senso :

Un’invenzione implica attività inventiva quando, per una persona esperta del ramo, essa non risulti in modo evidente dallo stato della tecnica. Il requisito della non ovvietà intende assicurare che i brevetti siano concessi solo a risultati oggetto di un processo inventivo o creativo e non a processi che una persona, con ordinaria abilità nel campo tecnologico relativo, potrebbe facilmente dedurre da quanto già esiste.”

Pertanto bisognerà immedesimarsi nei panni di un esperto del settore e comprendere se la invenzione sia ovvia (direi banale) per il medesimo o se possa essere considerata frutto di una ricerca e di una attività di elaborazione dell’idea tale da essere considerata degna di brevettazione.

 

Da idea a invenzione:

Tutti i fallimenti che sono intercorsi per giungere alla soluzione tecnica sono fondamentali per far comprendere all’esaminatore come siano stati necessari sperimenti lunghi e perigliosi; per cui ben vengano i fallimenti avuti nel corso della attività di ricerca!

Questi sono i primi strumenti che si possono utilizzare per comprendere se abbiamo o meno davvero dinanzi una invenzione valevole di brevettazione.

Tuttavia è sempre utile e consigliabile procedere ad una ricerca brevettuale sapendo che ad oggi sono stati depositati oltre 100 milioni di brevetti al mondo.

Se la ricerca brevettuale risulterà “negativa”, cioè non verranno evidenziate invenzioni di terzi che risolvono lo stesso problema tecnico con il medesimo strumento allora il brevetto è depositabile con soddisfazione dell’inventore, ma anche della collettività che se ne potrà giovare nella vita reale.

 

Autori: Clizia Cacciamani e Dario Natali