Che cosa sono i diritti connessi?

I diritti d’autore riconoscono facoltà esclusive di utilizzazione economica a colui che estrinseca una propria idea in un’opera dell’ingegno. Esistono una serie di diritti “vicini” ma indipendenti che tutelano coloro che intervengono sull’opera stessa attraverso un’attività artistica o imprenditoriale; anche questi ultimi sono titolari di diritti patrimoniali e, in taluni casi, di diritti morali. Questi diritti prendono il nome di diritticonnessi” (al diritto d’autore) e sono regolati al Titolo II della l.d.a., intitolato “Disposizioni sui diritti connessi all’esercizio del diritto d’autore, agli artt. da 72 a 101.

Caratteristiche dei diritti connessi

Anche i diritti connessi sono, come i diritti d’autore, esclusivi e suscettibili di esser fatti valere erga omnes, ma da questi ultimi si differenziano in quanto non fondati su un atto di creazione intellettuale, bensì su un’attività professionale, nel caso degli artisti interpreti ed esecutori, o su un atto di attività industriale, come avviene ad esempio per il produttore fonografico.

I diritti connessi sono nati conseguentemente agli sviluppi dell’industria discografica, di quella cinematografica e della radiodiffusione, i quali hanno fatto sorgere nuove e diverse posizioni giuridiche da tutelare, di carattere più tecnico che strettamente creativo. Inizialmente tali diritti godevano di una minore considerazione rispetto al diritto d’autore e solo successivamente, in particolareconil recepimento della Direttiva CEE 92/100 questi ultimi hanno beneficiato di una protezione piena. La parificazione con i diritti d’autore è avvenuta successivamente anche da un punto di vista temporale, in quanto la loro durata è stata estesa da 50 a 70 anni ad opera della Direttiva 2011/77/UE.

Chi sono i titolari dei diritti connessi?

Sono titolari di diritti connessi gli artisti interpreti ed esecutori e il produttore di fonogrammi. Le attività da loro compiute, unite a quella creativa dell’autore, costituiscono un esempio delle dinamiche in cui si “incrociano” diritti d’autore e diritti connessi. Su uno stesso brano musicale, ad esempio, possono infatti venire in rilievo i dirittidell’autore (o gli autori) del testo, quelli del compositore della melodia, così come quelli dell’artista interprete ed esecutore che ne ha realizzato l’interpretazione.

Anche l’attività di interpretazione ed esecuzione può essere infatti riconosciuta come creativa, anche perché l’imprinting dell’artista contribuisce al successo commerciale di un’opera e spesso il pubblico identifica quest’ultima più con l’esecutore che con l’autore.

Se da una parte vi è dunque l’autore, titolare delle facoltà che gli sono riconosciute in via esclusiva dalla legge come la possibilità di utilizzare l’opera economicamente nel modo che ritiene più opportuno, dall’altra vi è l’artista interprete o esecutore che, dal canto suo, ha la facoltà di concedere o proibire la fissazione della sua interpretazione dell’opera, piuttosto che la riproduzione o la comunicazione al pubblico.

Anche il produttore fonografico è titolare di diritti connessi, in relazione allo sfruttamento economico dell’opera registrata su supporto fisico o digitale. Egli infatti è “la persona fisica o giuridica che assume l’iniziativa e la responsabilità della prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni” (art. 78 l.d.a.).

Al produttore fonografico competono, inoltre, il diritto di riproduzione del fonogramma (ossia del supporto sul quale è fissata la registrazione dell’opera musicale, anche detto master), di distribuzione dei fonogrammi, di noleggio e di prestito, di messa a disposizione del pubblico. Può opporsi all’utilizzazione del prodotto realizzato, ad esempio se questo avviene in condizioni che possano arrecare un grave pregiudizio ai suoi interessi.

 

Le società di gestione collettiva dei diritti connessi

Come avviene con la SIAE per quanto riguarda i diritti d’autore, in Italia operano varie società di gestione collettiva dei diritti connessi che intermediano i proventi generati: per i Produttori di Fonogrammi sono Scf, Afi, Itsright, Getsound, Evolution e Audiocoop; quelle che invece intermediano i proventi generati dal diritto connesso per gli Artisti Interpreti Esecutori sono Nuovo Imaie, Itsright e Getsound.

Al fine di monetizzare i propri diritti connessi dunque, sia gli Artisti Interpreti Esecutori che i Produttori devono essere iscritti alla propria collecting di riferimento. Ai sensi degli articoli 73 e 73 bis l.d.a., il produttore di fonogrammi, nonché gli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi hanno  diritto, oltre che ai propri diritti patrimoniali esclusivi, al cosiddetto equo compenso, che si genera ogni qualvolta venga utilizzata una musica registrata in locali pubblici, radio, tv, sul web o in qualsiasi altro luogo in cui questa è utilizzata per l’intrattenimento di più persone (anche se non a scopo di lucro).

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