E’ il prodotto più esportato tra le eccellenze alimentari made in Italy, con una quota del 92% della produzione destinata oltreconfine. Un record al quale per l’aceto balsamico di Modena Igp se ne è appena aggiunto un altro. Nel 2017 la produzione è arrivata a 97,5 milioni di litri, il 5% in più rispetto a due anni fa. “Il frutto di una presenza solida e costante sui mercati stranieri, il prodotto è entrato a fare parte delle abitudini alimentari di Paesi anche molto diversi dal nostro”, dice Federico Desimoni, direttore del Consorzio di tutela dell’aceto balsamico di Modena Igp, che associa cinquanta aziende. Con un valore alla produzione di 385 milioni di euro (dato 2016) e al consumo stimato in 970 milioni, l’aceto balsamico di Modena Igp distanzia con grandi numeri i due fratelli Dop di Modena e Reggio Emilia, che rappresentano l’1% dei volumi di produzione del comparto certificati. E rafforza il proprio presidio in due sbocchi commerciali chiave come gli Stati Uniti e il Canada, che da soli valgono circa il 30% delle esportazioni, seguiti dalla Germania (20%). Paesi che insieme alla Gran Bretagna e alla Francia rappresentano i mercati target per campagne promozionali che hanno l’obiettivo di aumentare la conoscenza del prodotto da parte dei consumatori, per aiutarli a discriminare meglio tra Igp e imitazioni che sfruttano l’italian sounding, attraverso iniziative veicolate con i social network ed eventi che coinvolgono istituti culinari, chef, blogger, giornalisti e influencer.

L’aumento della produzione potrebbe essere solo un altro passo verso ulteriori record, con l’apertura di nuovi varchi in mercati meno presidiati. “Pensiamo al Sudamerica e ai Paesi asiatici, a partire dalla Cina, ma anche all’Est Europa, dove possiamo raggiungere risultati importanti anche se con numeri più piccoli”, prosegue Desimoni. Quest’anno lo sforzo promozionale è però centrato su mercati storici di riferimento, dagli Usa (è in corso un progetto di durata triennale) alla Germania, per arrivare al Regno Unito, dove il consorzio sta avviando una ulteriore campagna per approfondire la conoscenza di un prodotto che si è già conquistato un posto d’onore all’estero sugli scaffali delle principali insegne della Gdo.

Fonte: Il Sole 24 Ore